In occasione dell’8 marzo, nel cortile dell’Istituto Falcone alle ore 12 verranno inaugurati la Panchina Rossa e il Muro delle Firme, a testimonianza dell’impegno per un’educazione continua al rispetto di genere. L’antica panchina in ghisa, donata dall’ufficio tecnico del Comune di Loano, è stata restaurata e dipinta di rosso durante uno dei numerosi laboratori che E.L.Fo. (Ente Ligure per la Formazione) sviluppa all’interno del progetto inclusione, che vede settimanalmente impegnati con notevoli risultati anche allievi del Falcone, in un processo di orientamento alla scoperta e utilizzo delle abilità – manualità operative. La panchina sarà posta alla base del muro “Noi ci siamo”, che ha accolto al momento la firma di 334 allieve e 89 lavoratrici della scuola.
Donne di ogni età hanno scritto il loro nome in rosso, a testimonianza di presenza ed impegno nel solco del rispetto reciproco,del confronto e della valorizzazione delle diversità di ciascuno.
Si intende sollecitare la riflessione più ampia sul ruolo della donna come motore di cittadinanza attiva e ribadire l’importanza di creare e mantenere vivi la partecipazione e il dibattito culturale.
Nella scuola si promuove una società in cui si coniugano le personalità senza schiacciarle in stereotipi precostituiti. Saranno presenti all’inaugurazione con gli allievi i docenti, il personale ata e il dirigente dell’IISS Falcone, la professoressa Ivana Mandraccia, il sindaco e i rappresentanti della Giunta comunale, il dirigente dell’E.L.Fo. di Albenga Valentina Pesce con una delegazione di studenti e insegnanti, il sovrintendente capo della Polizia Municipale Marilena Marinelli.
Per l’occasione la presidente del Distretto Nord Ovest di F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne Arti, Professioni, Affari), che comprende le regioni Piemonte, Liguria, Valle D’Aosta e Lombardia, Grazia Mura e il sindaco di Toirano Lionetti Gianfranca, in rappresentanza dell’ente locale sottoscrittore, illustreranno la “Carta dei Diritti della Bambina”, documento che la federazione presenta e propone agli Enti Locali per sensibilizzare l’opinione pubblica ad un’azione mirata di contrasto alla drammatica emergenza della violenza di genere anche attraverso la diffusione della Carta stessa.
Il documento offre tracce di percorsi per un’educazione delle giovani e dei giovani scevra da pregiudizi, spesso all’origine di episodi di violenza e ancora di educazione all’affettività, al rispetto della persona, alla consapevolezza dei diritti. La bambina deve essere aiutata, protetta, fin dalla nascita, e formata in modo che possa crescere nella piena consapevolezza dei suoi diritti e dei suoi doveri contro ogni forma di discriminazione.
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